Cura di sé: si può mettere in pratica anche in vacanza?
Sono arrivate le vacanze estive, uno dei momenti più attesi dell’anno. Arrivano anche i momenti più desiderati, i pisolini, le passeggiate nella natura, il tempo con gli amici, le giornate in spiaggia o le maratone cinematografiche: un’opportunità per staccare dalla routine, fare una sosta dalla vita quotidiana frenetica e dedicare tempo a noi stessi. O almeno è quello che speriamo. Quante volte, infatti, abbiamo pensato a quel momento in cui possiamo finalmente dimenticarci del lavoro per un po’ e concentrarci su noi stessi e sulle attività che più ci piacciono?
Nonostante ciò, a volte le nostre aspettative possono andare in pezzi quando si scontrano con la realtà. Succede al 34% dei lavoratori che soffre di stress da vacanza perché non può dimenticare il lavoro durante le vacanze e ciò causa ansia costante che impedisce di godersi le vacanze. Succede anche a chi pianifica così tante attività che poi ha bisogno di una vacanza dalle vacanze o a chi crede che solamente con il riposo riuscirà a distrarsi e a rilassare la mente. Non c’è dubbio che le vacanze siano necessarie per mantenere il nostro benessere psicologico, stimolare la nostra creatività e migliorare il processo decisionale ma, se si vuole sfruttare al massimo le loro potenzialità, non è importante solamente mettere in atto i piani più desiderati ma dedicare anche del tempo alla cura di sé.
Oltre il riposo: la vera cura di sé durante le vacanze
Solitamente pensiamo che andare in vacanza sia sinonimo di cura di sé, ma non è necessariamente così. Crediamo che fare una pausa dalla routine quotidiana, fare programmi con un atteggiamento più rilassato e dedicare più tempo al riposo sia sufficiente per combattere lo stress accumulato, resettare la nostra mente e recuperare il nostro equilibrio emotivo e cognitivo. Senza dubbio, il riposo durante le vacanze ci aiuta a rilassarci e a ridurre i livelli di ansia, aiutando il corpo a riprendersi dagli effetti causati dallo stress. In più, aiuta il cervello a ridurre l’attività neurale e a organizzare le informazioni, il che contribuisce a rafforzare le nuove conoscenze e ad allontanare a livello emotivo i problemi per poter prendere migliori decisioni, così come scoperto da uno studio realizzato dall’University of Southern California. Nonostante ciò, la vera cura di sé non si riduce solamente al riposo.
La cura di sé fa riferimento all’insieme di azioni e di atteggiamenti che mettiamo in atto in maniera volontaria e consapevole con l’obiettivo di migliorare la nostra salute fisica, sociale e psicologica. Secondo le psicologhe Leonor M. Cantera e Frances M. Cantera, non è altro che “lo sviluppo di capacità di gestione delle emozioni che permettono, in modo attivo e consapevole, la cura in prima persona , intervenendo con l’obiettivo di promuovere il benessere personale e collettivo”.
La cura di sé, dunque, non riguarda solo riposare bene, seguire una dieta sana e fare esercizio fisico per prendersi cura del nostro corpo o praticare yoga o mindfulness per sentirsi più centrati, ma richiede anche un esercizio di conoscenza di sé profonda in cui diventiamo consapevoli delle nostre necessità psicologiche e sociali come primo passo prima di passare all’azione. La vera cura di sé vuol dire essere responsabile del proprio benessere emotivo e della salute cognitiva, prendersi cura dei propri pensieri, ed essere fedele a se stessi e alle proprie necessità in ogni momento, anche durante le vacanze.
Contrariamente a quanto molti credono, dedicare del tempo alla cura di sé in vacanza non è un peso aggiuntivo e non dovrebbe essere considerato un obbligo che ci impedisce di goderci liberamente il tempo libero, ma esattamente l’opposto: non si escludono a vicenda. Godersi pienamente e consapevolmente le vacanze è anche una forma di cura di sé, allo stesso modo che le azioni di cura di sé che mettiamo in atto possono trasformarsi in un maniera per godersi le vacanze.
7 abitudini di cura di sé da ricordare durante le vacanze
Se vogliamo praticare la cura di sé durante le vacanze, la prima cosa che ci viene in mente sono quelle azioni che realizziamo per prenderci cura della nostra salute fisica, dalla dieta sana ed equilibrata a fare esercizio a dormire almeno 8 ore al giorno. Nonostante ciò, la verità è che, anche se la salute fisica è un aspetto importante della cura di sé, ci sono anche altre dimensioni altrettanto significative, come quella emotiva, quella cognitiva e quella sociale. Ciò significa che, se si vuole approfittare davvero delle vacanze per staccare la spina e promuovere il benessere, ci sono altre abitudini di cura di sé che non si dovrebbero trascurare.
1. Praticare la disconnessione digitale
Molte persone fanno fatica a disconnettersi dai dispositivi digitali durante le loro vacanze. Non è raro, infatti, vederle controllare il telefono mentre si godono il sole in spiaggia o in attesa di notifiche quando parlano con gli amici. Il problema è che questa abitudine non solo impedisce di godersi il momento presente, ma può anche aggiungere una dose di ansia e di stress alle vacanze.
Di conseguenza, una delle abitudini di cura di sé che dovresti realizzare è una maggiore disconnessione dai tuoi dispositivi digitali. L’ideale sarebbe disconnettere le applicazioni e le notifiche del cellulare durante i tuoi giorni liberi. In ogni caso, evita di controllare continuamente i tuoi dispositivi. Una strategia utile è quella di dedicare solo mezz’ora al giorno a controllare i messaggi e il resto del tempo tenere il telefono in modalità silenziosa o spento.
2. Mantenere una buona igiene del sonno
Il sonno è fondamentale per la nostra salute fisica e psicologica: non solo aiuta a ricaricare le energie, ma durante il sonno il cervello elimina tutte le tossine che si sono accumulate durante il giorno, approfittando per organizzare le informazioni. In più, è un ottimo alleato per combattere lo stress e l’ansia, aiuta a stimolare la creatività, migliora la concentrazione e contribuisce a prendere decisioni migliori. Per questo, è importante mantenere buone abitudini del sonno anche durante le vacanze.
Tutto ciò aiuterà a ridurre le tensioni accumulate e a riparare i danni infiammatori causati dallo stress nel cervello, migliorando il funzionamento delle capacità cognitive. Per questo, si consiglia di dormire almeno 8 ore al giorno e di mantenere un orario regolare per evitare squilibri inutili al ritorno alla routine. Allo stesso tempo, è preferibile evitare di fare attività che attivano la mente e il metabolismo prima di andare a letto e, se è possibile, fare un pisolino di 30-45 minuti. È stato dimostrato che questa semplice abitudine può migliorare le prestazioni psicologiche
3. Combinare noia e stimolazione
Quando andiamo in vacanza non vogliamo che la nostra mente sia costantemente al lavoro. Il solo pensiero di dover imparare qualcosa di nuovo o di riflettere su un tema ci stanca in anticipo. Ci sentiamo esausti mentalmente e l’unica cosa che vogliamo fare è riposare e staccare la spina. È completamente normale e, in un certo senso, positivo. Far andare in vacanza la mente e lasciare che si annoi ha effetti benefici per la creatività e l’immaginazione, visto che funziona come una specie di incentivo per “svuotare” la mente e ci consente di riempirla con nuove idee.
Nonostante ciò, stimolare la mente in modo diverso ha i suoi vantaggi. Leggere un libro nuovo che susciti l’interesse, andare a un museo per godersi le opere d’arte o fare una passeggiata nella natura può attivare nuovi percorsi neurali e migliorare le funzioni cognitive. Alla fine, si tratta di trovare un equilibrio tra il riposo e la stimolazione che contribuisca a rilassare la mente e a stimolarla con nuove prospettive e idee.
4. Evitare di rimuginare
Oggi la maggior parte delle persone è consapevole dell’importanza di tenere a freno i pensieri negativi. Molte, infatti, mettono in atto strategie efficaci per riuscirci, lavorano sulla conoscenza di sé, imparano a identificare e ad evitare i fattori scatenanti di questi pensieri e di queste emozioni o utilizzano le affermazioni positive per combatterli. Usano queste strategie nella loro vita quotidiana, le applicano a lavoro, nell’educazione dei loro figli o nelle loro relazioni interpersonali. Spesso, però, è difficile mantenere questa abitudine anche in vacanza.
Durante le vacanze, infatti, avendo più tempo libero, è possibile avere pensieri negativi ricorrenti che, se non vengono bloccati in tempo, possono mandare all’aria tutto il lavoro psicologico e incidere sul benessere psicologico. Per questo, un’altra delle abitudini di cura di sé che si dovrebbe mantenere in questo periodo consiste proprio nel gestire questi pensieri che impediscono di rilassarsi e di godersi il tempo libero. Per riuscirci, è possibile usare le tecniche di rilassamento o gli esercizi di respirazione in casa o durante le passeggiate all’aria libera.
5. Praticare la mindfulness
Le vacanze possono anche essere un buon momento per iniziare a praticare la mindfulness in maniera più consapevole. Questa abitudine di cura di sé non solo permette di prestare più attenzione a ciò che succede intorno, ma aiuta anche a concentrarsi su ciò che si sta vivendo internamente. Un esercizio facile che aiuterà a vivere nel presente con intenzione e in modo più pieno, migliorando la conoscenza di sé e la concentrazione, riduce lo stress e l’ansia e protegge il cervello dalla degenerazione.
Per questo, è possibile dedicare del tempo a praticare o a migliorare le capacità di mindfulness, esercitare la respirazione diaframmatica o implementare tecniche di rilassamento che aiutino a focalizzare l’attenzione nel momento presente. Anche le passeggiate o le escursioni nella natura possono trasformarsi in un buon contesto per esercitare questa capacità.
6. Dedicare del tempo a stare con gli altri
Un’altra delle dimensioni più importanti della cura di sé riguarda promuovere e rafforzare le nostre relazioni interpersonali con le persone vicine. È stato dimostrato che trascorrere del tempo di qualità con le persone con cui ci sentiamo bene non solo ci aiuta a distrarre la mente, a combattere lo stress e l’ansia e a migliorare il nostro equilibrio emotivo, ma è anche una buona attività per rafforzare la fiducia in noi stessi e migliorare l’autostima.
Per riuscirci, un buon modo di praticare la cura di sé durante le vacanze consiste nel tornare in contatto con quei buoni amici che non vedi da tempo, incontrarsi e/o fare progetti con le persone care o conoscere gente nuova. In ogni caso è importante assicurarsi di dedicare loro tempo di qualità e di essere pienamente presente in loro compagnia.
7. Restare attivi senza dimenticare di riposare
Senti che solamente approfitti delle vacanze se riempi le giornate con attività o sei una di quelle persone che preferisce solo riposare? Nel primo caso è probabile che spremi le tue vacanze al massimo però poi finisci per essere più stanco fisicamente e mentalmente che il resto dell’anno. Nel secondo caso, invece, è probabile che ti invada un senso di colpa per non aver approfittato del tempo. Entrambi i casi possono avere conseguenze psicologiche: l’ideale sarebbe riuscire a trovare un equilibrio tra le attività pianificate e il tempo dedicato al riposo.
Un metodo efficace è quello di utilizzare i primi e gli ultimi giorni delle vacanze per riposarsi e recuperare le energie e organizzare i piani più attivi durante i giorni intermedi o, in alternativa, farli i primi giorni di vacanze in cui si ha ancora un ritmo alto di attività. In questo modo, è possibile realizzare queste attività senza compromettere il riposo.
Infine, non dimenticare che non c’è miglior maniera di promuovere la cura di sé durante le vacanze se non concentrarsi sul godersi ogni minuto delle giornate. È preferibile evitare di pianificare ogni dettaglio e concentrarsi sul vivere ogni esperienza al massimo. È fondamentale concentrarsi sulle sensazioni del momento e permettersi di fare solo quello che davvero ci soddisfa e ci fa sentire bene. Mente e corpo ci ringrazieranno.
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